La storia di Rutino ... dalla prima pagina
Dal
1811 al 1860, con la denominazione Rotino, ha fatto parte del circondario di
Torchiara, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di
Torchiara, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
Durante la Seconda guerra mondiale il paese era occupato da truppe tedesche che
erano accampate nel vecchio campo sportivo. Fino all'apertura della nuova strada
provinciale 417, che parte da Agropoli e termina a Sapri, era un'importante
tappa del percorso della strada statale 18 Tirrena Inferiore.
Dopo la seconda guerra mondiale la frazione: Rutino Scalo disponeva di una
Stazione Ferroviaria che č stata chiusa negli anni'90.
Da vedere:
Palazzo Lombardi
Palazzo Colombaia della famiglia Cuoco
Chiesa di San Michele Arcangelo, di origine medievale, l'edificio ha subito una
radicale trasformazione nel 1885. Vi sono conservate numerose statue del 600,
una tela raffigurante Santa Lucia e in un locale di servizio č stato ricavato un
museo parrocchiale.[2]
Chiesa di Santa Maria dell'Arco
Cappella della Madonna delle Catene
Cappella di San Giuseppe
Totem della Pace, opera monumentale di Mario Molinari che costituisce il simbolo
adottato dai principali Paesi del mondo e che si sta realizzando in oltre 200
cittā dei vari continenti. (dietro la chiesa madre)
La Chiesa di Sant'Anna e San Gioacchino nella frazione di Rutino Scalo
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