La festività più importante
che si celebra durante l'anno è quella del protettore San Michele Arcangelo. La
festività cade la seconda domenica di maggio ed è celebrata con un solenne rito
religioso. La statua del santo viene portata in processione per le vie del paese
e viene accompagnata dalle Associazioni Cattoliche, dalla Banda Musicale e da
numerosissimi fedeli. La processione è caratterizzata da due momenti salienti:
Il primo consiste in una breve sosta per assistere ai fuochi pirotecnici
divenuti famosi per la durata e per la loro potente carica esplosiva che
squarcia il cielo e fa tremare la terra: è uno spettacolo stravolgente ed
emozionante.
La processione prosegue e arrivati in piazza i portatori adagiano su di un
tavolo la Statua di San Michele disponendola di fronte al palco, allestito per
l'occasione, che funge da Inferno.
Il secondo momento consiste nella sacra rappresentazione della lotta tra
l'Arcangelo San Michele e Lucifero.
L'Angelo parte dalla loggia della casa canonica imbragato ad una carrucola che
scorre su una corda. Viene fatto avanzare lentamente fino a posizionarsi di
fronte al palco che rappresenta l'Inferno. Un assoluto silenzio è calato sulla
piazza dove la gente si accalca per meglio godersi lo spettacolo. L'Angelo
inizia la prima parte del dramma lanciando un severo monito a Lucifero per
essersi ribellato a Dio e gli annuncia che questa sua disobbedienza gli sarebbe
costata molto cara. Lucifero si dichiara pronto alla battaglia e sfida l'Angelo.
Con questa intesa termina la prima parte del dramma. L'Angelo accompagnato da
scrosci di applausi raggiunge il lato opposto della piazza mentre la Statua del
"Principe degli Angeli", in processione, percorre il lato opposto del paese
(contrada Serra). Al ritorno della processione, giunti di nuovo in piazza,
l'Angelo, munito di scudo e spada, ritorna in scena ed affronta l'acerrimo
nemico Lucifero. Lo scontro incomincia e, dopo un simbolico duello, l'angelo
sconfigge il diavolo facendolo stramazzare al suolo. Umiliato e confuso Lucifero
si dichiara sconfitto e si rifugia nell'inferno. L'Angelo nel riprendere il volo
di ritorno canta un inno di lode al cielo. La manifestazione si conclude
riportando la statua nella parrocchia.
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